MARCO CORRIERI

Di carattere:
Mi ritengo un visionario con la mente persa in altri mondi...

Mi ci è voluto molto tempo per imparare a tenere la testa per aria riuscendo a tenere i piedi per terra.

Lo so: per molti è un difetto.

Ammetto che nell '89 non venni ammesso all'esame di maturità artistica perché "... l'allievo è troppo astratto e manca di attinenza alla realtà", ma la realtà è che ogni volta che ho avuto l'occasione di rendere concrete le mie visioni ho sempre ottenuto notevoli risultati.

Ho una certa propensione al relativismo.

Di umore:
Sono solitamente sereno e riflessivo.

Sto molto bene da solo, ma ciò non significa che io sia demofobico

Di gusti gastronomici:
Qui arriva la nota dolente: la cucina (quella buona) è la mia croce e delizia.
Di fronte ai sapori nuovi non so resistere, di fronte ad un ristorante etnico o una pasticceria non provo il desiderio di fermarmi ad assaggiare, ma di piantarci la tenda finchè non ho provato tutto ciò che c'è nel menù di ogni stagione.
Non sono di quelli che venera la cucina Italiana solo perché questa viene riconosciuta come buona in tutto il mondo, ogni piatto può essere buono se preparato con buoni ingredienti e cucinato con passione.

Mi piace il sushi e mi piacciono le melanzane alla parmigiana.

Mi piace il ristorante eritreo così come la polenta vuncia.

Non prediligo la carne solo perché sono schizzinoso con il grasso.

Ma ciò per cui rischio attacchi di licantropia sono marzapane e cassate rigorosamente siciliane ed il dulce de leche argentino.

I miei interessi:
Passeggiare nei boschi, visitare siti di archeologia industriale ed in genere osservare e vivere da vicino tutto ciò un tempo è stato creato ed è appartenuto all'uomo e che ora madre natura si è ripresa.

Preferisco i piccoli paesi storici alle grandi città.

Sostanzialmente trovo ci sia più vita in 5 mq di bosco che in 500 mq di città.

Dopo essere stato per anni appassionato di film horror dei generi più splatter e della fantasy sono approdato ai generi thriller\horror più psicologici ed alla fantasy storica.

Trovo che storia e realtà siano altrettanto sconfinati e possano essere a loro volta un'ottimo trampolino per voli pindarici di fantasia.